Essere Utente dell'Università Agraria significa anche disporre di grandi territori destinati al pascolo.
Il pascolaro per eccellenza è la Bandita; alcune centinaia di ettari di prati, lontani da fonti di inquinamento, sono destinati al pascolo del bestiame degli Utenti. Vacche maremmane, cavalli e asini vengono allevati allo stato brado dietro corresponsione di una fida (tassa per il godimento dello sfruttamento del territorio destinato a pascolo) . Questo servizio, riservato agli Utenti, permette di preservare antichissime usanze e tradizioni come quella dei butteri. A primavera i butteri radunano il bestiame negli appositi rimessini, presenti nelle zone di pascolo, ed effettuano la merca, cioè l'apposizione dei marchi dei proprietari del bestiame, oltre a praticare le profilassi veterinarie previste dalle normative vigenti.
Per ricordare e far rivivere queste antiche tradizioni la locale Associane Butteri organizza diverse manifestazioni folcloristiche come il Riarto dei Butteri dove decine di cavalieri giungono da tutto il Lazio per competere e aggiudicarsi ambiti trofei e riconoscimenti. La manifestazione si svolge, di massima, nella prima decade di maggio e da alcuni anni viene effettuata nel sito della Torara. Il magnifico campo di gara realizzato in un anfiteatro naturale ospita migliaia di visitatori ed appassionati e la tipica cucina dei butteri permette loro di godere degli autentici sapori della Maremma Laziale.
Altri siti sono destinati al pascolo. Frassaneta, Ponte Antico e Pergugliano qui troviamo, oltre a cavalli, vacche e asini anche pecore e capre.
L'utilizzo dei terreni a pascolo necessita di particolari attenzioni come le chiusure e i cancelli che sono indispensabili per una razionale ripartizione delle aree destinate al pascolo evitando l'eccessivo carico di bestiame sul territorio e un conseguente incontrollato sfruttamento. Con queste precauzioni, che rientrano nelle usanze e abitudini della cultura contadina locale, si è riusciti a preservare integro il nostro territorio.
I pascolari sono serviti da fontanili/abbeveratoi che permettono agli animali di avere sempre e in tutte le stagioni l'acqua a disposizione. Queste opere sono presenti su tutto il territorio dell'Università Agraria a partire dagli inizi del secolo scorso e oltre ad essere indispensabili per la sopravvivenza degli animali al pascolo brado hanno favorito lo sviluppo di molteplici ambienti dove vivono colonie di tritoni, di rane e una miriade di insetti e piante acquatiche.
Tuttavia i pascoli necessitano di periodiche opere di sistemazione e cura come il decespugliamento, lo spietramento e la semina di erbai permanenti per permettere, agli animali, di disporre di un'alimentazione naturale e biologica senza ricorrere all'integrazione di mangimi. Queste opere di mantenimento sono sempre più difficili da realizzare in quanto il territorio è vincolato da una miriade di prescrizioni ambientali che richiedono l'impegno di ingenti risorse economiche per ottenere i nulla osta spesso negati.
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